Registratore telematico: come funziona
Il registratore telematico 2019 è un’infrastruttura completa e necessariamente dotata di una specifica etichetta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate. La sua funzione riguarda la memorizzazione e l’invio dei dati relativi ai corrispettivi.
Il registratore telematico (chiamato anche Server RT per quelle realtà commerciali con più di 3 punti cassa) garantisce una connessione sicura e inalterabile dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.
Il Decreto-Legge 127 del 2015
Già con il Decreto-legge 127 del 2015 si dava la possibilità a tutti i soggetti esclusi dall’obbligo di emissione della fattura, (esercenti, commercianti al minuto, artigiani, ristoratori e albergatori) di beneficiare in via opzionale dei servizi di un’infrastruttura autonoma e sicura e dello scontrino elettronico. A questo, segue l’abbandono dello scontrino cartaceo in favore dell’invio dei corrispettivi elettronici al Sistema di Interscambio.
I nuovi obblighi sul registratore telematico
Dal 1° luglio 2019 è prevista, quindi, l’entrata in vigore dell’obbligo di inviare telematicamente i corrispettivi all’Agenzia delle entrate.
La decorrenza di tale nuovo obbligo è differenziata a seconda dell’ammontare del volume d’affari realizzato. Infatti, l’obbligo sussiste rispettivamente: dal 1° luglio 2019, per i soggetti con un volume d’affari superiore ad € 400.000; dal 1° gennaio 2020, per tutti i soggetti a prescindere dall’ammontare del volume d’affari.
E dal punto di vista procedurale?
L’adempimento di tale obbligo presuppone la dotazione, in capo agli esercenti attività al dettaglio: dei c.d. “registratori telematici”, già sottoposti a specifica regolamentazione con il Provvedimento dell’Agenzia delle entrate n. 182017 del 28.10.2016; o di nuovi strumenti, individuati successivamente dall’Agenzia delle Entrate, come ad esempio un portale web dedicato.
Così come previsto per la fattura elettronica, si dovrà procedere all’invio telematico dei corrispettivi in formato XML, nonché alla relativa conservazione sostitutiva a norma del medesimo file XML trasmesso.
Dal punto di vista sostanziale, a partire dall’1° gennaio 2020 tale obbligo – con riferimento all’invio telematico dei corrispettivi – sarà accompagnato dall’abrogazione della tenuta del registro dei corrispettivi.
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