Per fronteggiare l’emergenza attuale sono state stanziate risorse tramite il Decreto Cura Italia per i seguenti Ammortizzatori Sociali:
- Cassa integrazione ordinaria, anche per le imprese che si trovano attualmente in cassa integrazione straordinaria o in assegno di solidarietà;
- Cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD) estesa a tutta tutta Italia e per tutti i dipendenti, di ogni settore produttivo. Alla CIGD possono ricorrere i datori di lavoro (incluse le aziende con meno di 5 dipendenti) che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica;
- Assegno ordinario, anche per i lavoratori dipendenti presso datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (FIS) che occupano mediamente più di 5 dipendenti.
Cosa sono gli Ammortizzatori Sociali?
Gli Ammortizzatori Sociali sono un complesso di disposizioni normative finalizzate al sostegno del reddito di coloro che si trovano involontariamente in una situazione di disoccupazione. In particolare, ricordiamo:
- La CIGO, un ammortizzatore sociale che sostituisce la retribuzione persa dal lavoratore a causa di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa. E’ pari all’80% della retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non effettuate;
- L’assegno ordinario, è quell’ammortizzatore sociale erogato dai Fondi di solidarietà che i settori non coperti dalla normativa sulla CIG devono per forza istituire se le aziende hanno più di 5 dipendenti;
- La Cassa Integrazione in deroga, ovvero l’ammortizzatore sociale gestito tramite le Regioni, al quale possono attingere le aziende che non rientrano nella normativa dellla CIG e del Fis come sopra indicato.
Decreto Cura Italia e CIG
Il Decreto Cura Italia ha prospettato la CIGO per i datori di lavoro che nel 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa a causa del Coronavirus. Il Decreto prevede che la durata della CIG sia dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 per un massimo di 9 settimane.
Le procedure
Per snellire l’accesso agli ammortizzatori sociali e ampliare il più possibile le aziende che potessero beneficiarne, le procedure sono state modificate ed è previsto che:
- Il periodo non sia conteggiato ai fini di durata massima delle CIG (24 mesi) nel quinquennio o 52 settimane nel biennio mobile;
- Non vada data prova di transitorietà dell’evento, né di ripresa dell’attività, fermo restando i limiti sopra indicati delle 9 settimane;
- Si dia informativa alle rappresentanze sindacali, senza accordo sindacale;
- Non sia necessaria un’anzianità aziendale di 90 giornate, ma è sufficiente essere alle dipendenze alla data del 23 febbraio, estesa poi al 17 marzo;
- Il pagamento del contributo addizionale non sia dovuto.
Decreto Cura Italia e Assegno ordinario
Anche in questo caso sono state snellite le procedure di richiesta dell’Assegno ordinario con una serie di novità:
- Non si conteggiano i limiti delle 52 settimane nel biennio mobile o dei 24 mesi nel quinquennio mobile;
- Possono accedere anche aziende che hanno raggiunto i limiti di cui sopra, in quanto l’assegno ordinario con causale COVID-19 non concorre al conteggio dei limiti previsti fermo restando il periodo di 9 settimane massime di utilizzo;
- Non è dovuto il contributo aziendale;
- l’accordo sindacale non è dovuto, ma occorre solamente l’informativa;
- Non è necessaria una anzianità aziendale di 90 giornate ma è sufficiente essere alle dipendenze alla data del 23 febbraio estesa poi al 17 marzo.
Possono beneficiarne in caso di riduzione o di sospensione dell’attività lavorativa i dipendenti di lavoro rientranti nel campo di applicazione dei Fondi di Solidarietà e dei Fondi di Integrazione Salariale.
Imprese già in Cassa integrazione salariale straordinaria
Il Decreto Cura Italia prevede che possano accedervi anche le imprese che attualmente si trovano in cassa integrazione straordinaria o che hanno in corso trattamenti di assegni di solidarietà.
In entrambi i casi i trattamenti attualmente in corso vengono sospesi e per un massimo di 9 settimane possono accedere al trattamento per l’emergenza COVID-19.
Decreto Cura Italia e Cassa integrazione in deroga
A causa dell’emergenza attuale, il Governo, tramite il Decreto Cura Italia prevede l’estensione della CIG in Deroga a tutte le aziende e tutti i settori produttivi non inclusi nei trattamenti precedenti, ovvero quelli ordinari.
Il decreto ha previsto che:
- Il trattamento è per i dipendenti in forza alla data del 23 Febbraio 2020, estesa successivamente al 17 marzo, e non vengono richiesti altri requisiti di anzianità;
- La durata massima è prevista per 9 settimane;
- La durata massima della CIGD sia di 9 settimane;
- Ne possono beneficiare i dipendenti che prestino attività in aziende che non possono rientrare nei trattamenti ordinari di cui sopra;
- Per i lavoratori che ne beneficiano, è riconosciuta la contribuzione figurativa e i relativi oneri accessori;
- Le aziende sono escluse dal pagamento dei trattamenti di integrazione salariale.
Come si accede agli ammortizzatori sociali?
Per quanto riguarda i trattamenti ordinari la domanda va presentata telematicamente sul portale Inps, sia che si tratti di pagamento anticipato da parte dell’azienda (che poi verrà conguagliato con i contributi), sia che si richieda pagamento diretto al lavoratore.
Per il trattamento di CIG in Deroga, invece, le domande devono essere presentate alla Regione (o provincia autonoma) di appartenenza che le istruiscono secondo ordine di arrivo. Successivamente verranno emessi i decreti di concessione della Deroga, che viene erogata dall’Inps con pagamento diretto ai lavoratori.
Ulteriori misure a sostegno del reddito per Emergenza COVID-19
Con l’emergenza Covid il Governo, estendendo la platea dei lavoratori interessati alla CIG, ha stoppato i licenziamenti avviati dal 23 febbraio in poi, in quanto destinatari dei trattamenti di integrazione salariale al fine di mantenere i livelli occupazionali.
Per i lavoratori trovati positivi al Coronavirus, è stato stabilito che il lavoratore positivo possa essere incluso nel trattamento di malattia erogato dal datore di lavoro o dall’Inps.
Bonus 100 euro
Il Decreto Cura Italia ha previsto inoltre un bonus di € 100 netti per i lavoratori che nel mese di marzo hanno prestato attività lavorativa in azienda. Unico requisito è non aver superato nell’anno 2019 un reddito di lavoro dipendente pari ad € 40.000,00.
Il premio si eroga proporzionandolo ai giorni di lavoro prestati in azienda (vengono escluse quindi le giornate di smart-working e altre assenze quali ferie, permessi e malattia). In particolare, per i lavoratori part-time, la proporzione si basa sui giorni di lavoro e non per l’orario settimanale svolto.
Congedo parentale
L’Inps ha istituito un congedo parentale pari a 15 giorni, che possono essere chiesti da un solo genitore o da entrambi, ma non negli stessi giorni, con retribuzione pari al 50%.
Per tale trattamento occorre fare domanda all’Inps, salvo che non si abbia già una domanda di congedo parentale presentata per il mese di marzo
Bonus baby-sitter
Alternativamente al congedo parentale è possibile richiedere all’Inps un bonus da 600 euro o da 1000 euro a seconda del settore di lavoro.
Per ottenere tale bonus è necessario avviare la procedura sul sito Inps. Tale bonus si eroga tramite il libretto di famiglia, per babysitter regolarmente assunte e per figli fino a 12 anni.
Permessi legge 104
Sono stati estesi i giorni di fruizione dei permessi per legge 104. Le 3 giornate fruibili mensilmente, infatti, sono aumentate di 12, da utilizzarsi nei mesi di marzo e aprile.
Pertanto il totale dei giorni utilizzabili nel bimestre sale a 18 (3 per marzo, 3 per aprile e 12 aggiuntivi).
Bonus 600 euro datori di lavoro
Si prevede, poi, un bonus di € 600 per tutti i lavoratori indicati qui di seguito:
- partite IVA,
- collaboratori coordinati e continuativi,
- artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri,
- lavoratori stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali,
- OTD agricoli,
- lavoratori dello spettacolo, iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo.
Per ogni categoria, tuttavia, sono necessarie alcune caratteristiche per poter beneficiare del Bonus.
In questa situazione di incertezza c’è bisogno, più che mai, di una guida competente e informata.
STUDIO INTEGRA offre consulenza ed assistenza a datori di lavoro e dipendenti nella gestione e richiesta di ammortizzatori sociali. Il nostro obiettivo è proteggerti dalle conseguenze che l’emergenza COVID-19 porta con sé sul mondo del lavoro.
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