Chi può impugnare un testamento olografo?
Una delle modalità più semplici per disporre in vita del proprio patrimonio è scrivere un testamento olografo, ovvero un testamento scritto di proprio pugno. Per redigere un testamento olografo, infatti, non è necessaria la presenza di un Notaio e nemmeno di testimoni.
Come redigere un testamento olografo?
Il testamento olografo deve contenere le volontà del testatore, espresse liberamente, senza cioè dover rispettare particolari schemi o formule.
Sono poche le regole formali da tenere in considerazione:
- l’autografia: il testamento deve essere interamente scritto di pugno dal testatore, cioè non deve contenere parti scritte a macchina o con il computer, oppure scritte da altre persone. Se il testamento non è autografo, è nullo;
- la data: perché il testamento olografo sia valido deve essere datato, deve cioè contenere l’indicazione del giorno, del mese e dell’anno di redazione. La data è essenziale in quanto consente, in presenza di più testamenti, di stabilire quale sia l’ultimo e, quindi, quale sia quello valido. Inoltre, fornisce un riferimento preciso ed utile nel caso in cui sia messa in dubbio la capacità di intendere e di volere del testatore. Non è invece necessaria l’indicazione del luogo;
- la sottoscrizione: il terzo elemento sostanziale per la validità del testamento olografo è la presenza della firma al termine delle disposizioni, naturalmente scritta di pugno del testatore. Di solito la firma consiste nel nome e nel cognome, ma è valido anche uno pseudonimo o con un vezzeggiativo, se la persona era conosciuta in quel modo. L’importante, infatti, è che la sottoscrizione renda possibile con certezza l’identificazione della persona che ha scritto il testamento. La mancanza della sottoscrizione comporta la nullità del testamento.
Eventuali aggiunte in momenti successivi (codicilli) devono rispettare i medesimi requisiti: devono cioè anch’esse essere scritte interamente di pugno del testatore, datate e sottoscritte.
Dopo la stesura…
Chi redige un testamento olografo può:
- conservarlo a propria cura;
- affidare il proprio testamento ad una persona di propria fiducia;
- scegliere di depositare il proprio testamento presso un Notaio.
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