Si avvicina il termine del 31 ottobre per la scelta del Concordato Preventivo Biennale.
Il nuovo Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un procedimento accertativo fondato su un patto tra professionisti/imprese e fisco per concordare preventivamente i redditi da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.
L’adesione o meno al concordato preventivo biennale rappresenta per il contribuente una scelta FACOLTATIVA che si basa su dati previsionali; l’adesione al CPB potrebbe generare danni al contribuente che non riuscisse poi a realizzare redditi pari o superiori a quelli concordati, ma anche la mancata adesione potrebbe rivelarsi dannosa per il contribuente che conseguisse redditi superiori a quelli che avrebbe potuto concordare.
E’ opportuno fare una attenta valutazione in termini di costi/benefici per ogni singolo caso. Logicamente, ciò risulta più semplice per il 2024 mentre presenta maggiori incertezze per il 2025.
Da segnalare infatti che l’adesione al CPB impone entrambe le annualità 2024 e 2025 ad eccezione dei regimi forfettari per i quali l’adesione riguarda solo il 2024.
Per i forfettari, quindi, la scelta (da esplicitare entro il 31/10/24) è gioco facile e per il maggior reddito concordato sono state previste aliquote agevolate del 3% (start-up) e del 10%.
Anche per tutto il mondo Irpef ed Ires (quindi, imprese individuali e società), al fine di rendere più appetibile il concordato, sono state previste aliquote agevolate sul maggior reddito concordato.
Tali aliquote agevolate variano, in funzione del punteggio Isa (indici Sintetici di Affidabilità) raggiunto nell’ultima dichiarazione dei redditi, nel seguente modo:
- Punteggio Isa da 8 a 10 aliquota del 10%
- Punteggio Isa da 6 a 7,99 aliquota del 12%
- Punteggio Isa inferiore a 6 aliquota del 15%
Diversi benefici sono previsti in riferimento alle possibili attività di accertamento in caso di adesione.
Si segnala inoltre che ulteriori incentivi sono in fase di approvazione del Governo: si prevede infatti che sarà possibile accedere ad una sanatoria per le annualità dal 2018 al 2022, o più limitata nel tempo, versando importi variabili in funzione dei punteggi Isa ottenuti in tali annualità.
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